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“CASHBACK”, COME OTTENERE LA RESTITUZIONE DEL 10% SUI PAGAMENTI ELETTRONICI DISSERVIZI

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Per recuperare il 10% delle spese effettuate tramite pagamenti elettronici sarà necessario sostenere almeno 50 operazioni a semestre per una spesa di almeno 1.500 euro ogni sei mesi

Francesca Marras

50 operazioni a semestre con pagamenti in moneta elettronica per ottenere la restituzione del 10% di quanto speso e un premio di 3.000 euro per i primi 100mila cittadini che effettuano il maggior numero di transazioni elettroniche in un anno. È il piano “cashback” del Governo per incentivare i consumatori all’uso dei pagamenti elettronici anche per le piccole transazioni.

Cashback, come funziona

 

Come spiegato dal Sole24Ore, per avere accesso al recupero del 10% delle spese effettuate, è stato stabilito il limite di almeno 1.500 euro ogni sei mesi (3.000 euro annui), oltre al minimo di transazioni fissato a 50 operazioni a semestre (100 all’anno) in formato cashless. Un tetto introdotto per evitare che “con una o poche operazioni più elevate si possa accedere comunque al recupero del 10% delle spese effettuate”.

Per recuperare la cifra, sarà necessario registrarsi sulla App «Io» di PagoPa e fornire i propri dati anagrafici, il codice fiscale e gli estremi delle proprie carte bancomat, di debito o di credito.

Il “Supercashback”

Inoltre, il Governo ha introdotto anche il “supercashback”, ossia un premio di 3.000 euro per i primi 100mila cittadini che effettuano il maggior numero di transazioni elettroniche in un anno. Per ottenere tale premio sarà necessario utilizzare la carta anche per transazioni molto piccole, ad esempio per pagare il caffè.

Quando entrerà in vigore?

Il nuovo regolamento, con tutti i dettagli sul piano “cashback”, verrà approvato entro fine novembre, spiega il Sole24Ore, in modo tale da essere operativo dal 1° dicembre.

Sul tema commissioni bancarie, il premier Conte ha chiesto agli operatori la disponibilità ad “abbassare in modo importante le commissioni”, si legge sul Sole24Ore. In particolare, è stata segnalato un possibile azzeramento delle commissioni per spese da 0 a 5 euro, e, da parte di alcuni operatori, anche la disponibilità ad eliminare le commissioni per spese da 0 a 25 euro.