Il pacchetto calcio di DAZN continua a creare problemi ai consumatori. Non solo di streaming e qualità tecnica della trasmissione, non solo per il fatto che gli abbonamenti per seguire la propria squadra del cuore si sono di fatto duplicati con lo spacchettamento del campionato fra la nuova piattaforma e Sky. L’Unione Nazionale Consumatori denuncia l’uso di un “contratto poco trasparente” sul diritto di recesso e il rifiuto di aderire a procedure di conciliazione. L’associazione ha fatto così una nuova denuncia all’Antitrust, che sta già indagando sulla ripartizione dei diritti tv e sui pacchetti calcio.
“Ancora guai per DAZN che, oltre a fornire un pessimo servizio streaming ai consumatori, sembra utilizzare un contratto poco trasparente. Per questo abbiamo presentato una nuova denuncia all’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato che si aggiunge a quella dello scorso agosto su cui l’Antitrust sta già indagando”: così Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori.
“Questa volta a finire nel mirino dei nostri legali – prosegue Dona- sono le condizioni di contratto presenti sul sito DAZN: risulterebbero, infatti, una serie di irregolarità a cominciare dalle previsioni riguardanti la modifica unilaterale senza che sia previsto un vero e proprio diritto di recesso in capo al consumatore che, come è noto, è obbligatorio per legge. Un altro punto che ha attirato la nostra attenzione è la clausola che indica come diritto applicabile quello della Germania, cosa che rischia di confondere i consumatori. Quasi oscena – aggiunge Dona – la clausola che prevede che, in caso di controversia, DAZN si rifiuti di aderire a procedure di conciliazione o arbitrato affermando di preferire ‘di risolvere le richieste direttamente con l’utente’. Peccato che in questo modo DAZN non rispetti due obblighi imposti dalla Commissione Europea: da un lato prevedere sistemi di risoluzione online delle controversie, dall’altro indicare chiaramente sul proprio sito facili modalità di contatto per l’utente.”
A tutto questo si aggiungono, prosegue l’associazione, i reclami dei consumatori che segnalano il mancato riconoscimento di sconti e ostacoli a sciogliere il contratto durante il mese di prova gratuita. Per questo, aggiunge Dona, “è urgente che l’Autorità Antitrust verifichi la responsabilità di DAZN (e anche di Sky nella misura in cui alcune comunicazioni pubblicitarie sono state diffuse sui canali della predetta emittente) così da rassicurare i consumatori sul rispetto dei loro diritti”.
Fra l’altro l’UNC ha lanciato la campagna online #SerieAsorpresa nella quale chiama a raccolta tutti i consumatori che hanno sottoscritto un abbonamento per seguire la propria squadra del cuore ma hanno scoperto soltanto dopo la reale qualità del servizio.
Calcio e diritti tv sono finite sotto la lente dell’Antitrust che a fine agosto ha avviato due procedimenti istruttori per presunte pratiche commerciali scorrette e possibili violazioni dei diritti dei consumatori nei confronti di Sky Italia di DAZN in riferimento alla commercializzazione dei pacchetti delle partite di calcio per la stagione 2018/2019.