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BONUS VACANZE, L’UNC CALABRIA AVVERTE: “OCCHIO ALLE TRUFFE”

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Stando alle stime di Federalberghi, quest’anno, quasi un milione di famiglie italiane sono andate in vacanza grazie al bonus e altre novecentomila lo faranno nei prossimi mesi, per la stagione estiva e invernale.

Ma il rovescio della medaglia anche quest’anno come l’anno passato (stando alle segnalazioni pervenute all’Unione Nazionale Consumatori Calabria), secondo quanto denuncia l’Avv. Saverio Cuoco, presidente regionale dell’associazione, consiste nelle numerose truffe messe in atto da diverse strutture alberghiere e villaggi turistici, che pur accettando il bonus-vacanze, hanno aumentato a dismisura i costi dei soggiorni, vanificando l’incentivo ministeriale.

Il bonus vacanze 2020, come per l’anno passato, si rivolge ai nuclei familiari con un reddito ISEE non superiore a 40mila euro ed è destinato al pagamento di servizi offerti in Italia da imprese turistico-ricettive, agriturismi e spetta nella misura massima di 500 euro, per una famiglia di tre o più persone, di 300 euro per una famiglia di due persone e di 150 euro per un nucleo di una persona.

Può essere speso presso le strutture ricettive italiane sino al 31 dicembre 2021ed è fruibile nella misura dell’80%, sotto forma di sconto immediato, per il pagamento dei servizi prestati dall’albergatore. Il restante 20% potrà essere scaricato come detrazione di imposta, in sede di dichiarazione dei redditi, da parte del componente del nucleo familiare a cui viene fatturato il soggiorno (con fattura elettronica o documento commerciale).

Nato come opportunità destinata alle famiglie con Isee fino a 40.000 euro, come sostegno per qualche giorno di vacanza, e allo stesso tempo come incentivo al turismo presso strutture ricettive in Italia, fa registrare numerose segnalazioni di comportamenti scorretti se non addirittura fraudolenti nei riguardi dei consumatori.

Pur riconoscendo le difficoltà del settore turistico, prosegue l’Avv. Saverio Cuoco, riteniamo che sia inaccettabile approfittare così delle famiglie e dei turisti che utilizzano il bonus. La misura è stata pensata dal governo per permettere a coloro che sono in difficoltà di potersi godere qualche giorno di vacanza e di svago.

Giungono però segnalazioni all’Unione Nazionale Consumatori Calabria, che diverse strutture turistiche avrebbero aumentato il costo dei servizi, una volta appurato che l’utente vuole usare il bonus, senza contare che in linea generale, i prezzi, in molti casi sono già aumentati rispetto allo scorso anno, per cercare di bilanciare le perdite dovute al Covid 19 e alle limitazioni imposte agli spostamenti per cercare di arginare la pandemia.

Molte strutture turistiche applicano il bonus vacanze imponendo un minimo di spesa complessiva o un determinato numero di giorni, altre ancora fanno lievitare i prezzi mutando repentinamente le tariffe e così via.

Ovviamente non tutte le strutture agiscono in tal senso, ma stando alle lamentele ricevute, parecchie di esse, con il loro comportamento scoraggiano i turisti a ritornare in Calabria, rischiando anche di avere delle pessime recensioni.

L’Unione Nazionale Consumatori mette in guardia i consumatori su tali comportamenti scorretti utilizzati da diverse strutture turistiche per poter accedere al bonus vacanze che, ribadiamo, sono libere di non accettarlo, ma non di porre in essere delle vere condizioni o peggio ancora speculazioni messe in atto in danno dei turisti.

L’Unc Calabria nel contestare tali deprecabili atteggiamenti, che configurano pratiche commerciali scorrette che violano il Codice del Consumo, in quanto idonee a limitare la libertà di scelta dei consumatori attraverso l’imposizione di ostacoli al legittimo utilizzo di un beneficio direttamente previsto dalla normativa vigente, invita a segnalare comportamenti scorretti da parte di strutture turistiche alberghiere all’associazione, contattando il numero telefonico 0965/24793 o collegandosi al sito internet www.uniconsum.it