I bonus sociali automatici con gli sconti sulle bollette di acqua, luce e gas partiranno e arriveranno a 2,6 milioni di famiglie in disagio economico. Bisogna però aspettare luglio
I bonus sociali automatici partiranno. Il riconoscimento automatico del bonus sociale di sconto per le bollette di acqua, luce e gas è destinato alle famiglie in disagio economico. E i bonus automatici arriveranno a oltre 2,6 milioni di famiglie in difficoltà, che non dovranno più presentare domanda ma dovranno dotarsi di Isee. Attraverso l’incrocio dei dati, le forniture che hanno diritto ai bonus sociali saranno infatti individuate in modo automatico. I bonus di quest’anno saranno però erogati a partire da luglio, comprensive delle quote maturate nei mesi precedenti.
L’annuncio dell’Autorità per l’energia reti e ambiente (Arera) sul via al riconoscimento automatico dei bonus sociali per le bollette è di sicuro un passo avanti. Tiepida è però l’accoglienza da parte di UNC e Codacons, che contestano la partenza a luglio (“il sistema non è pronto”) e lo considerano comunque insufficiente nel contesto di crisi economica post-Covid.
Da quest’anno partono i bonus sociali automatici
Per i bonus sociali automatici, spiega l’Arera, da quest’anno basterà compilare la Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU), ai fini dell’Isee. E si otterrà una riduzione sulla spesa sostenuta per le forniture di elettricità, gas naturale e acqua.
«Questo consentirà – prosegue l’Arera – di garantire le agevolazioni alle oltre 2,6 milioni di famiglie aventi diritto e superare il vecchio meccanismo di bonus su richiesta, che negli anni aveva di fatto limitato gli sconti solo a un terzo dei potenziali beneficiari».
I bonus sociali automatici avranno validità dal 1° gennaio 2021. Ogni bonus avrà una durata di 12 mesi a partire dalla data di ammissione alla riduzione. La data di effettiva erogazione dipende poi dal tipo di bonus. Nella prima applicazione, però, le verifiche sull’ammissibilità alle agevolazioni per il bonus 2021 partiranno a luglio.
L’Autorità per l’energia, che spiega di tenere conto anche delle osservazioni del Garante Privacy (c’erano problemi sul trattamento dei dati personali), ha definito le modalità di erogazione che dovranno essere applicate dagli operatori per garantire il riconoscimento agli aventi diritto, anche di eventuali quote di bonus 2021 maturate nei mesi precedenti.
Per il bonus elettrico legato al disagio fisico, cioè la riduzione per le persone in gravi condizioni di salute che usano apparecchiature elettromedicali salvavita, si dovrà continuare a presentare la richiesta presso i Comuni o i Caf abilitati.
I requisiti per il bonus sociale
I requisiti per avere diritto al bonus sono appartenere alternativamente a un nucleo familiare:
- con indicatore Isee non superiore a 8.265 euro;
- con almeno 4 figli a carico (famiglia numerosa) e indicatore Isee non superiore a 20.000 euro;
- titolare di Reddito di cittadinanza o Pensione di cittadinanza.
In aggiunta, uno dei componenti del nucleo familiare Isee deve risultare titolare di una fornitura elettrica/gas/idrica per usi domestici attiva (o sospesa per morosità) o usufruire di una fornitura centralizzata gas/idrica attiva e per usi domestici. Il cliente verificherà in bolletta l’applicazione del bonus.
Come richiedere i bonus sociali
Finora serviva la domanda al Comune o al Caf per avere i bonus per disagio economico. Da oggi invece bisognerà presentare ogni anno la DSU necessaria per ottenere la certificazione dell’Isee.
Se il nucleo familiare rientra nei parametri, l’INPS invierà automaticamente le informazioni al Sistema Informativo Integrato (SII), la banca dati che contiene informazioni utili a individuare le forniture elettriche, gas e i gestori idrici competenti per territorio. I dati verranno incrociati e, se la domanda è ammissibile, verranno automaticamente individuate le forniture dirette (individuali) da agevolare ed erogati i bonus a chi ne ha diritto.
Nel caso di nuclei familiari serviti da forniture centralizzate è previsto un processo di ammissione al riconoscimento automatico ad hoc. Ogni nucleo familiare ha diritto ad un bonus per ciascuna tipologia – elettrico, gas, idrico – per anno di competenza.
L’erogazione dei bonus sociali automatici
I bonus sociali luce e gas sono applicati direttamente in bolletta nel caso in cui uno dei componenti del nucleo familiare sia risultato intestatario di una fornitura diretta (individuale).
In caso di fornitura centralizzata condominiale, invece, viene riconosciuto l’intero importo alla famiglia una volta l’anno. Nel caso del bonus idrico c’è un assegno circolare intestato al componente del nucleo familiare che ha presentato la DSU e recapitato all’abitazione del nucleo familiare. Nel caso del bonus gas c’è il bonifico domiciliato intestato al componente del nucleo familiare che ha presentato la DSU e ritirabile presso qualsiasi sportello di Poste italiane.
Se il cliente chiude l’utenza o viene effettuata la voltura ad altro utente – perché, per esempio, cambia residenza e si trasferisce in altra abitazione – l’ammontare di bonus restante verrà erogato in un’unica soluzione e non potrà essere richiesto un nuovo bonus per l’anno di competenza da nessuno dei componenti del nucleo familiare di appartenenza. Il bonus viene erogato in continuità anche quando il cliente decida di cambiare contratto o fornitore.
UNC: serve un regime transitorio
Da parte dei Consumatori c’è però una reazione tiepida. L’Unione Nazionale Consumatori chiede un regime transitorio.
«Le famiglie in difficoltà non possono attendere il bonus fino a luglio, anche se poi riceveranno gli arretrati da gennaio – dice Marco Vignola, responsabile del settore energia dell’Unione Nazionale Consumatori – Dato che non si è ancora pronti per far partire questo automatismo, serve un regime transitorio».
I bonus sociali automatici partiranno ma aspettare fino a luglio è troppo.
«Le famiglie sono rimaste nella terra di nessuno. Non possono più presentare domanda, dato che è previsto l’automatismo, ma il bonus arriverà solo a luglio. Ma 7 mesi sono troppi per chi ha un Isee di appena 8.265 euro – prosegue Vignola – Per questo serve con urgenza un regime provvisorio in cui si possa tornare a presentare la richiesta presso i Comuni o i Caf, in attesa dell’assegnazione automatica in bolletta e, per chi già riceveva il bonus, sia prolungato oltre la scadenza dei 12 mesi, in modo che possa continuare a percepirlo, salvo conguaglio successivo».
Codacons: bonus insufficienti
Per il Codacons i bonus sociali automatici sono poi “insufficienti”, tenuto conto del peso delle bollette domestiche e dell’impoverimento causato dalla pandemia.
Per il presidente Carlo Rienzi «i bonus che scatteranno dal prossimo luglio non risolvono il problema di milioni di famiglie alle prese con i pagamenti delle utenze a fronte di redditi ridotti a causa dell’emergenza sanitaria».
L’associazione chiede di tagliare gli oneri di sistema che gravano sulle bollette e di lottare contro le speculazioni sul mercato all’ingrosso.