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BOLLETTE E COVID-19, SOSPENSIONE PER CHI È IN DIFFICOLTÀ

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Bisogna dare la possibilità di una sospensione temporanea del pagamento delle bollette a chi è in difficoltà economica

Mauro Zanini

La  situazione emergenziale dovuta alla pandemia del nuovo Coronavirus sta toccando già ora tutte le attività economiche in Italia (e nel mondo) con gravissime ripercussioni sulla economia e nella vita di tutti i giorni.

La brusca frenata sul tessuto socioeconomico si  sta scaricando su tutte le attività economiche e vitali  con gravi difficoltà per  le famiglie e imprese .

 

IL Governo con il DPCM ha esteso il lockdown fino al 3 maggio, questo ha consentito ad Arera con delibera 124/2020 la proroga fino a tale data del blocco (esistente dal 10 marzo) delle procedure di sospensione delle forniture di energia elettrica, gas e acqua in caso di morosità per famiglie ed imprese. Al termine del periodo di proroga i fornitori dovranno riavviare le procedure di costituzione in mora dei clienti/utenti rispettando i termini di preavviso oltre che a proporre ai consumatori ed utenze di poter rateizzare i relativi importi senza il pagamento degli interessi .

Ma non è sufficiente.

Se non vogliamo un aumento allarmante del non pagamento delle bollette e in prospettiva della morosità che metta in crisi la filiera occorre agire a monte e non solo a valle.

Occorre che il Governo (sulla falsariga di quanto già fatto dal governo spagnolo e francese) con il nuovo Decreto che dovrà emanare ad aprile (non avendolo introdotto purtroppo in sede di conversione del decreto Cura Italia) che consenta e dia la possibilità di sospensione temporanea al pagamento delle bollette sul  territorio nazionale, limitata nel tempo della emergenza a chi è in difficoltà economica previa domanda individuale volontaria, con un piano di rientro finalizzato e definito.

Difficoltà economica da intendersi per chi ha avuto la “sospensione del lavoro per fermo attività” o stia beneficiando o beneficerà degli ammortizzatori sociali o  della eventuale sospensione del mutuo varati dal governo, o  rientra fra i beneficiari del bonus energia, gas e acqua o altre casistiche definite dal governo.

Auspichiamo che Arera, sostenuta dalle associazioni dei consumatori, faccia propria questa richiesta nella sua memoria dei prossimi giorni e che mandi questo segnale di forte preoccupazione al Governo e Parlamento.