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AUMENTA LA PROPENSIONE AL RISPARMIO DELLE FAMIGLIE MENTRE I CONSUMI SONO AL PALO

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Recupera il reddito delle famiglie, la propensione al risparmio sale ma i consumi sono quasi fermi

4 Ottobre 2019 Sabrina Bergamini

Recupera il reddito delle famiglie, aumenta la propensione al risparmio, mentre i consumi sono quasi fermi. È la dinamica registrata oggi dall’Istat su reddito e risparmio delle famiglie nel secondo trimestre 2019. Il reddito disponibile delle famiglie, dice l’Istituto di statistica, è aumentato dello 0,9% rispetto al trimestre precedente, sia in termini nominali sia in termini reali.

La propensione al risparmio delle famiglie consumatrici è stata pari all’8,9%, in aumento di 0,8 punti percentuali rispetto al trimestre precedente. La spesa invece rimane quasi ferma rispetto al trimestre precedente (+0,1%). Mentre la pressione fiscale è al 40,5%, in aumento dello 0,3%.

 

«Il reddito disponibile delle famiglie ha segnato, dopo il calo della seconda parte dello scorso anno, un progressivo recupero, che grazie alla dinamica quasi nulla dei prezzi al consumo, si è trasferito in crescita del potere d’acquisto, con un’accelerazione nel secondo trimestre – spiega l’Istat – La risalita del reddito si è tradotta solo in parte in maggiori consumi, mentre è aumentata la propensione al risparmio».

Consumatori: è un’illusione ottica

Sono numeri che le associazioni dei consumatori accolgono come un’illusione ottica, considerati i consumi fermi.

«È solo un effetto ottico – dice Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori – La crescita del potere d’acquisto dipende solo dal rallentamento dei prezzi. Purtroppo il dato significativo e preoccupante è che i consumi finali sono sempre al palo: salgono di un misero +0,1% sul trimestre precedente. Il rialzo del reddito disponibile, insomma, è troppo basso per indurre le famiglie a tornare spendere e, quindi, si traduce solo in un aumento della propensione al risparmio. Gli italiani hanno paura del futuro».

La spesa è cresciuta più del reddito

Per Federconsumatori la crescita del potere d’acquisto non è ancora sufficiente a far fronte alle necessità delle famiglie a causa della disparità fra la crescita del reddito medio e della spesa. Secondo l’associazione, dal 2013 al 2018 il reddito medio è cresciuto del 4,4% (3,8% al netto dell’inflazione), a fronte di un aumento della spesa del 6,4%.

«La spesa, par anni, è cresciuta e continua a crescere più velocemente del reddito, per questo le famiglie non riescono a far fronte alle proprie spese, effettuando dolorose rinunce persino in settori delicati come quello della salute».

Di illusione ottica e crescita sulla carta parla anche il Codacons, perché l’inflazione è al palo e la spesa per i consumi segna appena più 0,1%. «La strada per recuperare il gap con il passato è ancora molto lunga – dice il presidente Carlo Rienzi – Basti pensare che tra il 2008 e il 2018, la capacità di spesa dei consumatori ha subito una drastica riduzione, accentuata nel periodo della crisi economica, e il saldo ad oggi risulta ancora negativo, con una perdita complessiva del potere d’acquisto delle famiglie del -6,6% in 10 anni».