Home Notizie utili AMUCHINA E MASCHERINE, LA GDF INTERVIENE SUL CARTELLO DEI PREZZI AL RIALZO...

AMUCHINA E MASCHERINE, LA GDF INTERVIENE SUL CARTELLO DEI PREZZI AL RIALZO ONLINE

314
0

La Guardia di Finanza di Milano indaga sul rincaro dei prezzi di vendita online di Amuchina e mascherine nei giorni dell’emergenza Coronavirus

Elena Leoparco

Il Nucleo di polizia economico-finanziaria della Guardia di Finanza di Milano ha acquisito documenti e dati nelle sedi di Amazon e eBay nell’ambito dell’inchiesta sulle «manovre speculative» nelle vendite a prezzi folli di mascherine, gel disinfettanti e altri prodotti sanitari in questi giorni di emergenza Coronavirus.

Il fascicolo, che ipotizza speculazioni sui prezzi di «generi di prima necessità», è a carico di ignoti.

Le associazioni dei consumatori esultano

“È una vergogna nazionale speculare sulla pelle degli italiani”, afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori.

 

“Una situazione inaccettabile che deve cessare. Peraltro il problema non è solo il prezzo stellare dei prodotti, ma anche la vendita di mascherine “farlocche” che non hanno alcuna efficacia nemmeno se indossate da persone contagiate, visto che non sono mascherine Ffp3″ conclude Dona.

“La nostra denuncia va a segno e registra una prima vittoria dei consumatori contro gli speculatori – spiega il presidente Carlo Rienzi.

Proprio il Codacons aveva presentato nei giorni scorsi un esposto alla magistratura milanese contro i ricarichi folli dei prezzi di gel igienizzanti e mascherine venduti sul web, esposto che ha portato all’operazione odierna. Ci aspettiamo ora che altre 103 Procure della Repubblica e Antitrust si attivino a seguito del nostro esposto avviando controlli a tappeto in tutta Italia contro chi utilizza il coronavirus per speculare sulle tasche degli italiani”.

In questi giorni di emergenza sul web mascherine e gel igienizzanti vengono venduti con aumenti dei prezzi fino al +1700% rispetto ai listini in vigore prima della diffusione del contagio, una speculazione che prosegue ancora.

Per questo le associazioni chiedono alle autorità di disporre l’oscuramento immediato di quelle pagine che sul web proseguono nel lucrare sulle paure dei cittadini.