Vittoria dell’Unione Nazionale Consumatori. L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha deliberato la chiusura dei procedimenti istruttori avviati nei confronti delle Società Enel Energia, Servizio Elettrico Nazionale (SEN) ed Eni gas e luce, irrogando una sanzione complessiva di 12,5 milioni di euro, accogliendo le tesi contenute nell’esposto dell’Unc.
L’Antitrust ha infatti accertato l’ingiustificato rigetto delle istanze di prescrizione biennale presentate dagli utenti, a causa della tardiva fatturazione dei consumi di luce e gas, in assenza di elementi idonei a dimostrare che il ritardo fosse dovuto alla responsabilità dei consumatori.
La Legge di Bilancio 2018 aveva introdotto la possibilità, per i consumatori, di eccepire la prescrizione biennale dei crediti vantati dagli operatori del settore energetico in relazione ai consumi di luce e gas pluriennali fatturati tardi, salvo in caso di “accertata responsabilità” degli utenti medesimi.
Dopo l’entrata in vigore di quella disciplina, numerosi consumatori avevano segnalato all’Unc il mancato accoglimento delle istanze di prescrizione biennale, cui è seguito l’ingiustificato pagamento di crediti prescritti. Da qui l’esposto dell’associazione di consumatori.
Come accertato ora dall’Antitrust, in migliaia di casi, le società addebitavano agli utenti la responsabilità della mancata lettura dei contatori a fronte dei tentativi di lettura dichiarati dal distributore; tuttavia, tali tentativi non solo non erano documentati, ma spesso erano smentiti dalle prove fornite dai consumatori, anche in sede di conciliazione: ad esempio l’accessibilità del contatore o la presenza in casa dell’utente, di suoi congiunti o del portiere dello stabile al momento del presunto tentativo di lettura del contatore.
Inoltre, durante il procedimento è emerso che Enel Energia e Servizio Elettrico Nazionale addebitavano immediatamente gli importi fatturati soggetti a prescrizione agli utenti che avevano scelto come modalità di pagamento la domiciliazione bancaria/postale o l’uso della carta di credito, talvolta ignorando l’istanza di prescrizione sollevata dagli utenti oppure comunicando loro il relativo rigetto soltanto in seguito.
Considerando la gravità della pratica commerciale scorretta attuata dalle due società, l’Autorità ha sanzionato Enel Energia per 4 milioni di euro e Servizio Elettrico Nazionale per 3,5 milioni di euro, mentre ha irrogato a Eni gas e luce una sanzione di 5 milioni di euro, pari al massimo edittale, a causa del maggior numero di istanze di prescrizione rigettate in proporzione alle istanze presentate dai consumatori e della recidiva in tema di condotte scorrette relative alla prescrizione.
Ad avviso dell’Unc, la lunga battaglia condotta sulla prescrizione non si è ancora conclusa. Ora, infatti, va fatta luce sui distributori locali. Inoltre, anche se ora la prescrizione si applica sempre a seguito dell’ultima modifica introdotta con la Legge di Bilancio del 2020, che ha abrogato l’art. 1 comma 5 della Legge 27 dicembre 2017, n. 205) che escludeva la prescrizione “qualora la mancata o erronea rilevazione dei dati di consumo derivi da responsabilità accertata dell’utente”, ora resta aperto il tema dei rimborsi. Ai sensi dell’art. 1, comma 4, della Legge di Bilancio 2018 (L. 205/2017), infatti, tuttora in vigore, per effetto della delibera dell’Autorità, è “diritto dell’utente… ottenere entro tre mesi il rimborso dei pagamenti effettuati a titolo di indebito conguaglio”.