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VADEMECUM PER CHI VIAGGIA: RITARDI E CANCELLAZIONI
In caso di ritardi e cancellazioni di voli aerei i passeggeri che subiscono ritardi o addirittura non riescono a “imbarcarsi”, secondo il regolamento comunitario sulla compensazione e l'assistenza passeggeri del trasporto aereo, possono ricevere un indennizzo compreso tra i 250 e i 600 euro, salva l’ulteriore richiesta di rimborsi spese documentate e/o risarcimenti ulteriori per danni documentati e provati. Conservare dunque copia dei biglietti acquistati, dei reclami, degli scontrini o delle ricevute d'acquisto ed anche ogni possibile prova di occasioni importanti perse (esempio visite mediche o incontri di lavoro) per colpa dei ritardi e delle cancellazioni'.
RE.GE.S.: IRREGOLARITA' ANCHE SULLA TASSA RIFIUTI SOLIDI URBANI (TARSU)
Anche gli avvisi di pagamento relativi alla tassa rifiuti solidi urbani (TARSU) che la Re.Ge.S. ha inviato a numerosi cittadini, rapportati nella maggioranza dei casi agli anni 2004 – 2009, contengono evidenti irregolarità.
A parte la prescrizione in alcuni casi per gli anni pregressi, viene contestata la violazione per dichiarazione infedele poiché a detta della Re.Ge.S. i metri quadrati riscontrati e verificati dal personale della società di recupero crediti per conto del Comune, sarebbero in moltissimi casi superiori a quanto riportato in catasto dai proprietari degli immobili.
Tali misurazioni però sono state effettuate dal personale della Re.Ge.S. in maniera del tutto illegale, poiché non in contraddittorio con gli occupanti degli immobili verificati, che avrebbero potuto immediatamente procedere attraverso un loro incaricato a contestare eventualmente i dati rilevati, ma in maniera del tutto autonoma, senza possibilità di riscontro.
LA RE.GE.S. DEVE FARE CHIAREZZA CON I CONSUMATORI
L’unione Nazionale Consumatori Calabria ha sempre sostenuto che i tributi o i compensi per i servizi ricevuti devono essere corrisposti dai cittadini, su questo non si transige, nessuna elusione o evasione fiscale, ma è altrettanto corretto che ognuno debba pagare in proporzione all’ utilizzo dei servizi richiesti ed in rapporto al consumo di cui ne beneficia.
E’ questo un principio elementare ma fondamentale del corretto rapporto con le Istituzioni, altrimenti la generalizzazione rischia di far pagare in maniera indiscriminata, è quello che succede facendo ricorso al principio presuntivo che non consente di rapportare in maniera giuridicamente corretta l’uso del servizio al compenso da corrispondere.
Nel caso poi che il regolamento idrico comunale preveda la lettura periodica dei contatori da parte del personale del comune, le irregolarità appaino in tutta la loro evidenza, poiché le omissioni da parte delle Istituzioni ricadono sui cittadini chiamati a pagare a forfait, non essendoci stata un effettivo accertamento dei consumi utilizzati.
L'UNIONE NAZIONALE CONSUMATORI SULL'ECCEDENZA ACQUA ABBANDONA IL PROTOCOLLO D'INTESA CON LA RE.GE.S.
L’unione Nazionale Consumatori Calabria non ci sta proprio ed esprime profondo sconcerto dinanzi alla ennesima dimostrazione della estrema superficialità con la quale si intende affrontare e risolvere la problematica in materia di pagamento dei canoni idrici, disattendendo i più elementari principi giuridici dettati in materia.
L’ondata di notifiche inviate dalla RE.G.E.S. S.p.A. relative al calcolo della eccedenza acqua dell’anno 2005-2006 dimostra ancora una volta l’approssimazione nel determinare l’esatto importo che l’utente deve pagare ed ancora una volta si ricorre all’inaccettabile consumo presuntivo cioè a forfait, delle somme pretese a titolo di eccedenza canone acqua, acque reflue e depuratori.